Cosa significa essere donne al giorno d’oggi?
Le nostre antenate hanno combattuto strenuamente per far sì che noi potessimo frequentare la scuola, come i nostri coetanei, votare, come i nostri mariti, e poter decidere della nostra vita, come hanno fatto i nostri padri per noi.
Così, per questo 8 marzo, parliamo di Virginia Woolf, una donna che ha amato le donne, e che ha sottolineato nei suoi scritti la necessità che vi fosse una parità all’interno della società tra i due sessi.
Crisi psichiche, violenze sessuali, morti della madre e del padre, anche tutto questo è parte di Virginia, acuta osservatrice e fondatrice del Bloomsbury Group, oltre che amica di Vita, nata uomo e divenuta donna.
“Non c’è cancello, nessuna serratura, nessun bullone
che potete regolare sulla libertà
della mia mente.”
Costretta a non poter studiare, si è costruita la conoscenza, divenendo insegnante di se stessa, curiosa, affamata di sapere.
Ha conosciuto Freud, dal quale è stata necessariamente influenzata nella stesura dei libri e nell’osservazione del mondo in generale.
Virginia era un’anima tormentata, morta suicida, ma che ha segnato il pensiero femminista, e ha un lascito che non possiamo ignorare.
Il mio augurio per oggi è questo:
che possiamo essere ancora curiose, affascinate dal mondo, sensibili, romantiche, forti, il perno della nostra esistenza.