A discovery of witches

Ebbene siamo giunti all’ultimo post prima delle ferie. E non potevo lasciarvi se non con un libro che vi impegnerà fino a fine agosto, quando ritorneremo a pieno ritmo.

Di che libro parlo?

A discovery of witches.

Quando l’ho comprato non avevo idea ne avessero girato una serie tv.

E ammetto anche di non averla ancora vista.

Ovviamente aspettavo di finire il primo volume della saga.

E ora, potrò godermi la serie su Sky.

Ma lasciate che vi parli del romanzo della Harkness.

Se non l’avete letto, ecco la trama.

TRAMA

Quando Diana Bishop, una giovane storica studiosa di alchimia, scopre nella Bodleyan Library di Oxford un antico manoscritto che vi era rimasto celato per secoli, non si rende conto di aver compiuto un gesto decisivo per la sua vita.

Discendente da una stirpe di streghe, dopo la morte in circostanze misteriose di entrambi i genitori Diana aveva scelto di bandire la magia dalla propria esistenza. Ma la sua vera natura non è facile da relegare nell’ombra. Ora il potere del manoscritto è più forte di ogni sua decisione e, nonostante tutti i suoi tentativi, non riesce a metterlo da parte.

Ma non è la sola a sentire con prepotenza l’attrazione per quell’antico testo, che nasconde oscure verità, incantesimi e sortilegi. Perché le streghe non sono le uniche creature ultraterrene che vivono a fianco degli umani, ci sono anche demoni, fantasiosi e distruttivi, e vampiri, eternamente giovani, e tutti sono interessati alla scoperta di Diana. Uno in particolare si distingue dagli altri, Matthew Clairmont, un vampiro, professore di genetica appassionato di Darwin. Il cui interesse per il manoscritto viene presto superato da quello per la giovane strega. Insieme intraprendono il viaggio per sviscerare i segreti celati nell’antico libro. Ma l’amore che nasce tra loro, un amore proibito da leggi radicate nel tempo, minaccia di alterare il fragile equilibrio esistente tra le creature e gli umani e di scatenare un conflitto che può avere conseguenze fatali.

RECENSIONE

La narrazione è lineare, lenta. A tratti introspettiva.

Tutta la vicenda è vissuta dal punto di vista della protagonista, che rispecchia appieno il modello di “eroe” classico.

Lei rifiuta inizialmente il suo dono, avviene la scoperta del manoscritto e il richiamo al suo destino.

Nonostante la struttura sia prevedibile, la storia è avvincente (cosa non da poco visto che parliamo sempre e comunque di streghe e vampiri su cui è stato scritto di tutto).

Lo stile della Harkness, poi, rende piacevole la lettura.

Io mi dedicherò la serie e ai volumi successivi fini a dopo ferragosto.

E voi? avete visto già A discovery of witches? L’avete letto?

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