Una storia semplice

Trama

Una storia semplice è una storia complicatissima, un giallo siciliano, con sfondo di mafia e droga. Eppure mai – ed è un vero tour de force – l’autore si trova costretto a nominare sia l’una sia l’altra parola.

Tutto comincia con una telefonata alla polizia, con un messaggio troncato, con un apparente suicidio. E subito, come se assistessimo alla crescita accelerata di un fiore, la storia si espande, si dilata, si aggroviglia, senza lasciarci neppure l’opportunità di riflettere.

Davanti alla proliferazione dei fatti, non solo noi lettori ma anche l’unico personaggio che nel romanzo ricerca la verità, un brigadiere, siamo chiamati a far agire nel tempo minimo i nostri riflessi – un tempo che può ridursi, come in una memorabile scena del romanzo, a una frazione di secondo.

È forse questo l’estremo azzardo concesso a chi vuole ancora una volta scandagliare scrupolosamente le possibilità che forse ancora restano alla giustizia.

Il romanzo si apre con una telefonata misteriosa che un certo Giorgio Roccella (diplomatico in pensione) compie nel tentativo disperato di contattare il commissario che, però, in quel momento, si stava infilando il cappotto per uscire; al suo posto, prende la telefonata il brigadiere, che ascolta la comunicazione di Giorgio Roccella che invita la polizia ad andare subito a casa sua. La telefonata, tuttavia, è troncata di colpo, dietro invito del comandante a non preoccuparsi troppo di quella segnalazione che chiedeva immediatamente l’intervento della polizia.

Il giorno successivo il brigadiere decide di andare al villino di Roccella, però, insieme con altri suoi colleghi, trova Roccella morto e chino alla sua scrivania, sulla quale si trovava un foglio con la scritta ‘ho trovato’. Per tutti si tratta di un suicidio.

Ma la verità ben presto si scopre essere un’altra e, dopo varie indagini, il brigadiere è sempre più certo che si tratti invece di omicidio.

Tra interrogatori, treni locali bloccati sui binari causa “impedimento”, e diversi omicidi che intricano ancor di più il caso, egli inizia a sospettare del suo commissario.

Recensione

Un libro piccolo ma molto piacevole: la lettura è scorrevole e non una sola parola è superflua. La storia mi è piaciuta e trovo che sia un libro adatto alla scuola, da leggere tranquillamente al mare in un’oretta!

Inoltre è ispirato a un fatto realmente avvenuto, il furto della Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi di Caravaggio.

Articolo a cura di: Ludovico Zocchi

Autore: Leonardo Sciascia

Editore: Adelphi

Pagine: 66 pp.

Costo: 8€ circa

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