Buon inizio settimana a tutti!
Oggi, miei cari, parliamo di Adele Emmeti e del suo Hora Noctis.
Prima di tutto devo dire che con grande piacere incontro sempre più autori innamorati dei loro scritti (a volte non è così scontato), e Adele è una di loro.
TRAMA
Il conte Leonard Withman muore il 21 gennaio del 1806 e si risveglia più di duecento anni dopo, in un’Inghilterra moderna, solo e totalmente disorientato. È riuscito però a scampare alla “caccia al vampiro” che sterminò quasi tutta la sua specie, distruggendo gli accordi di pacifica convivenza con gli umani.
Ad accoglierlo, nella storica tenuta di Redfield, c’è l’ultima anziana discendente delle Isabelline, congrega fondata dalla madre con lo scopo di attendere il suo ritorno. Leonard si ritrova a fare i conti con le situazioni lasciate in sospeso due secoli prima: il tradimento del padre, l’annientamento del gruppo dei Ribelli, l’atroce destino della donna che amava, nonché il tormento delle voci che hanno sempre abitato le “stanze del suo animo”.
Grazie all’intervento dell’amico Julian, unico superstite dei Ribelli, egli inizia finalmente a ritrovare se stesso. Ma la comparsa di una giovane restauratrice lo rigetta nello sconforto più totale. Il loro incontro è pura alchimia, e si evolve tra stanze buie, castelli vuoti, caminetti sempre accesi, calici di sangue, ricordi dolorosi e assillanti fantasmi del passato…
RENSIONE
Leggendo questo libro emergono subito la capacità descrittiva dell’autrice e l’editing svolto nei minimi dettagli dalla sua CE.
Gli ambienti, i personaggi, le azioni che essi svolgono non sono mai lasciate al caso o in sospeso. L’autrice ha creato un piccolo mondo, quello di Redfield, capace di uscire fuori dalle pagine e trasportarti al suo interno.
Sembra davvero di vedere il conte Leonard bere sangue vicino al camino e il ribelle Julian camminare per le stanze della villa in cui avvengono party spinti e senza freni.
Non un errore o una sbavatura distraggono il lettore.
Lo stile gotico la fa da padrone, rievocando immaginari un po’ cristallizzati nel tempo come quelli visti nel film Intervista col vampiro.
In un certo senso, però, questo è anche l’elemento negativo del testo poiché non è presente uno scenario nuovo in cui queste creature, anch’esse oggetto di mille storie, si muovono.
I vampiri di Adele sono ricchi, con un passato tormentato, incapaci del tutto di adattarsi alla realtà contemporanea, con un grande amore e una grande storia alle spalle. Insomma uno scenario un po’ troppo visto e rivisto.
La storia d’amore tra Leonard e Evangeline finito male secoli prima, rivive grazie ad una lontana parente di quest’ultima che si innamora di lui.
Come non ricordare il tema già trattato da Vampire Diaries, ad esempio.
Sicuramente la povera ragazza, in realtà figlia illegittima di un nobile scapestrato, sottomessa dal fidanzato e autolesionista, salvata dal vampiro innamorato di lei, a mio avviso e personale gusto, è troppo stucchevole.
In definitiva, posso dire che il libro è sicuramente perfetto per chi ama le storie di giovani vampiri senza tempo, e che si percepisce quanto, come dicevo all’inizio, l’autrice lo abbia amato.
VALUTAZIONE
♥♥♥
Autrice: Adele Emmeti
Casa editrice: Scatole parlanti
Pagine: 286 p.
Prezzo: 13,32 € (prezzo amazon)
Mi ero persa la tua recensione **
Grazie mille per aver colto così bene le intenzioni del mio romanzo e di averlo associato a quei classici ai quali mi sono effettivamente ispirata! Grazie per il tempo dedicatomi e per la bellissima recensione!
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Mi fa piacere ti sia piaciuta!
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