Di luce e di ombre

Ed eccoci qua.

Non ve lo aspettavate, vero? Eppure è proprio così!

Vi presento il mio primo libro.

Inutile dire che non recensirò me stessa, ve lo sto solo facendo conoscere.

Di luce e di ombre è un libro fantascientifico/horror ispirato ad eventi successi realmente, neanche troppo tempo addietro.

Il progetto MK-ULTRA della CIA è, infatti, esistito, e consisteva nel ricercare il siero della verità e nell’ottenere i massimi risultati durante gli interrogatori.

Le vittime erano tutte persone ai confini della società che nessuno avrebbe cercato.

Scoperto negli anni ’70 fu interrotto.

Il mio racconto si snoda su tre piani temporali:

Il presente che credi di conoscere

Il passato che ricordi

Quello che hai dimenticato

I miei personaggi sono vittime di esperimenti feroci, che si propongono di continuare il progetto per creare soldati che siano automi pronti a tutto.

Qualcosa va storto e due soggetti riescono a fuggire.

Tuttavia, la loro mente è danneggiata, e sebbene abbiano acquisito capacità sbalorditive, sono solo ombre senza un passato che cercano disperatamente, ossessionate dalle loro paure, dalle loro manie e da ciò che non possono più avere.

Mia cerca di ritrovare se stessa e di scoprire la verità su ciò che le è successo e che le hanno fatto. Per farlo, dovrà mutare il suo animo e diventare il demone che è destinata ad essere.

Vlad resta ancorato a quello che è, consapevole di non poter mai più tornare a qualche anno prima. Quando capisce di poter scegliere, è troppo tardi.

Iwo finirà per perdersi completamente, mentre il suo unico scopo era quello di cercare la persona che amava.

Se vorrete leggerlo, spero vi piaccia.

Io mi sono divertita tantissimo a scriverlo!

Per qualunque domanda, chiarimento, curiosità, consiglio, critica, io sono qui a vostra disposizione!

Concludo dicendo che per oggi e domani è scaricabile gratuitamente!

Lascio il link diretto

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Di luce e di ombre

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5 pensieri su “Di luce e di ombre

  1. Domenico Aliperto ha detto:

    Elvira, ho letto le prime quindici pagine, ma non credo andrò oltre: ci sono grossi problemi di italiano, la sintassi zoppica in più punti, a volte è sbagliato l’uso di avverbi, preposizioni e predicati. Posso sembrarti spietato, ma credimi te lo dico nel rispetto per l’impegno che ci hai messo a scriverlo: il manoscritto ha bisogno di un grosso lavoro di revisione prima di poter esser affrontato.

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