Il suono del mondo a memoria racchiude al suo interno tre cose incredibili: disegni eloquenti, colori caldi e una storia intimistica.
Analizziamo questa graphic novel partendo dalla copertina.
Io ho la Copertina Variant di cui esistono solo duemila copie (E la mia è la numero 1939! Per un soffio!), che conduce il lettore già nell’atmosfera propria dell’intera storia con i suoi toni rossi e il sole che illumina il palazzo.
Anche la Standard, per così dire, non è male.
Prima di parlare della trama, è necessario presentare la vera e indiscussa protagonista: New York.
Città che, con il suo essere qualcosa di mistico, ha vita propria, cui non puoi semplicemente imporre una tua decisione, credendo che lei non interferisca.
“Perché New York non è una città facile da fregare… e se cerchi di fregare una città come New York… il più delle volte… New York… reagisce.”
La città per eccellenza è ritratta in tutta la sua bellezza.
Bevilacqua riesce a farci immaginare di essere lì, tra le strade affollate, a Central Park, tra i suoi colori e i suoi odori.
(Ditemi, se avete il coraggio, che non vi immaginate seduti su una panchina ad osservare la scena) ↓
La storia parla di Sam, un giovane fotografo giunto a New York, per intraprendere una sfida grazie alla quale spera di potersi risollevare dal dolore profondo che l’ha colpito.
La sua compagna, infatti, è morta, lasciando un vuoto nella sua esistenza.
La sfida che lancia a se stesso, con l’intenzione poi di scrivervi un articolo, consiste nel non parlare con nessun essere umano per ben due mesi. Tempo durante il quale si auspica di riuscire a riprendere in mano la propria vita.
Anche se decide di rimanere nel suo isolamento forzato, un giorno, ritirando delle foto, scopre che la città si sta ribellando e vuole comunicargli qualcosa. Nelle immagini in bianco e nero compare una donna a colori! ↓
Le voci narranti della storia sono due. Una è proprio di questa signorina dai capelli rossi, l’altra di Sam.
Cosa mi è piaciuto
La storia. Un insieme di evoluzioni sentimentali e intime. Un dolore da superare e un amore che sta nascendo.
Sam. Con il suo essere quasi sordo al mondo non si rende conto di come il mondo, dal canto suo, non lo stia per nulla ignorando!
Joan. Sta a voi capire quale delle due leggendo il fumetto! Se ve lo dicessi mi odiereste.
Infine, la scelta di inserire pochissimo testo, ponendosi in linea con il volere di Sam di non comunicare a parole.
Bevilacqua si affida ai propri disegni, e alle emozioni che sanno suscitare, per esprimere ciò che succede. Con grande successo, aggiungerei!
E poi, lei mi ha fatto impazzire! Chissà perché! ↓
(E’ il cagnolino della Bao, vero!?)
Autore: Giacomo Bevilacqua
Editore: BAO Publishing
Pagine: 179 p.
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