I Rami del Tempo è un libro fantasy in cui sono raccontate le vicende del popolo (o meglio di quello che ne rimane) dell’isola di Turios.
A causa di una pioggia di schegge, voluta dal re del regno di Isk, su quest’isola sono morti tutti, tranne la sacerdotessa Miril, Lil e Bashinoir, rispettivamente moglie e marito.
Il re di Isk, Beanor, e i suoi avi, infatti, da centinaia di anni cercano di abbattere la barriera intorno all’isola.
E’ la vita di Lil, soprattutto, ad essere stravolta, poiché dovrà lasciare la vita coniugale e seguire il noviziato in cui la guiderà Miril: affinché le protezioni dell’isola non cadano i sacerdoti devono essere due.
Cosa mi è piaciuto
A mio malincuore devo dire pochissime cose!
Sicuramente il titolo, che promuove l’idea di come il presente gravi di tutte le scelte dei nostri avi, e come non sia l’unico possibile.
E poi la descrizione dei luoghi che Rossi presenta nel suo mondo, a volte davvero dettagliata e ben articolata.
Lo stile non è male, anche se credo possa essere migliorato.
Cosa non mi è piaciuto
Ecco, tante cose.
Su ogni cosa, ho letteralmente odiato tutte le scene di sesso!
Attenzione! Intendiamoci, in un libro del buon sesso, diciamocelo, deve starci! Quindi bene che questo re Beanor si dia da fare con un harem intero di mogli, se però il personaggio fa solo quello, mi chiedo io, e non apporta nulla alla storia, ma perché crearlo?!
Le decisioni le prende il consigliere Tuirl. Tutto il lavoro lo fanno il mago e il suo apprendista.
Il re si intrattiene a letto? Sì. E fa esclusivamente quello! Sembra uno stupido che appena gliela passano sotto il naso non capisce nulla!
Inoltre, per descrivere delle scene erotiche non c’è bisogno di alcuni dettagli che io, personalmente, ho trovato davvero di pessimo gusto.
La verità è che l’impressione che ho avuto, leggendo il libro, è che tutto giri intorno al sesso.
A parte Beanor, Bashinoir, mentre vaga per il villaggio ormai deserto, arriva a casa sua e cosa fa? Si masturba!
Voi direte: poverino ha perso la maglie!
Eh, ho capito! Ma che senso ha questa scena?
Poi, ancora, così, dal nulla, una scena di bacio (anche se devo dire che i toni qui sono molto più delicati e pacati) tra Miril e Lil!
Andando oltre il sesso, anche i personaggi mi sono sembrati un po’ vuoti.
Come quando Bashinoir arriva alla scogliera e vede un’ombra (lui non può saperlo, ma è una proiezione astrale di uno dei maghi del re mandato a spiarli), e gli racconta tutto ciò che è successo e cosa loro tre stanno progettando di fare.
Troppo semplicistico e banale.
Infine, sorvolando sulla divisione in capitoli troppo brevi e poco esplicativi della situazione, aggiungerei che il titolo viene spiegato in circa due pagine e poi stop. Il libro finisce praticamente subito dopo e in modo brusco.
Credo che la trama ci sia tutta, ma dovrebbe essere, a mio parere, più approfondita e analizzata. Insomma, dovrebbe essere più raccontata nel suo complesso.
Mi piacerebbe leggere come i protagonisti arrivano a prendere delle decisioni, oltre che quando compiono un’azione.
Mi è davvero dispiaciuto aver fatto una recensione negativa, e poiché l’autore si è pubblicato da sé, e io di mio cerco sempre di dare più di una possibilità, ho comunque deciso di leggere il secondo volume.
Potrei dovermi smentire.
Autore: Luca Rossi
Editore: Self publishing
Pagine: 148 p.
il sesso a “rondeman” cioè a sfare come si dice a livorno mi annoia…non credo leggerò questo libro, anche se amo di molto il fantasy…ciau
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sì, anche a me non piace. E’ troppo carico, per i miei gusti. Ciao a te!
"Mi piace""Mi piace"